Dal Fondo per la Repubblica Digitale bando da 15 milioni per l’empowerment del non profit
Si chiama “Digitale sociale” ed ha l’obiettivo di sostenere progetti per sviluppare conoscenze e competenze digitali di dipendenti, collaboratori e volontari degli enti che operano nell’economia sociale. C’è tempo fino al 19 luglio per partecipare
La transizione digitale è un elemento cruciale per accelerare i processi di innovazione e consentire al mondo del non profit di raggiungere i propri obiettivi, migliorare l’efficienza e coinvolgere le comunità.
Proprio per questo, il Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale ha lanciato il bando “Digitale sociale”, che ha l’obiettivo di sostenere progetti rivolti all’empowerment di conoscenze e competenze digitali di dipendenti, collaboratori e volontari degli enti che operano nell’ambito dell’economia sociale.
Con questa iniziativa il Fondo mette a disposizione 15 milioni di euro per la realizzazione di percorsi formativi e l’eventuale implementazione di una soluzione digitale per migliorare i processi interni agli enti o i servizi offerti alla collettività.
“Puntare sull’empowerment di coloro che aiutano le persone più fragili vuol dire per noi sostenere tutto il sistema Paese” spiega Giovanni Fosti, presidente del Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale.
Le proposte progettuali possono essere presentate da partenariati di almeno due soggetti. All’interno del partenariato dovranno essere presenti una rete formale o un gruppo di enti privati non profit che presentano un bisogno comune di empowerment delle competenze digitali dei propri dipendenti e/o collaboratori stabili, inclusi i volontari; un soggetto pubblico o privato non profit con comprovata esperienza nella realizzazione di progetti in ambito digitale, che contribuisca a costruire il percorso formativo più adatto alle esigenze manifestate e sia eventualmente in grado di sviluppare una soluzione digitale funzionale alle necessità degli enti.
Ogni progetto può essere sostenuto con un minimo di 500 mila euro e un massimo di 1 milione. Qualora si preveda lo sviluppo di una soluzione digitale è richiesta una quota di cofinanziamento pari ad almeno il 20%. Gli enti for profit possono essere coinvolti come fornitori per l’erogazione della formazione e/o l’implementazione della soluzione digitale per una quota massima del 25% del contributo di progetto.
C’è tempo fino al 19 luglio per partecipare attraverso il portale Re@dy.
Visita il sito del Fondo per la Repubblica digitale per tutti i dettagli relativi alla partecipazione al bando.
Per presentare il bando sono in programma due webinar aperti a tutti che si svolgeranno il 10 maggio alle ore 14.30 e il 14 maggio alle ore 9.30.
Secondo i dati ISTAT pubblicati ad aprile 2024, il settore non profit negli ultimi anni è in crescita: le organizzazioni attive sono oltre 360 mila, con circa 893 mila dipendenti e oltre 4,6 milioni di volontari. “L’investimento nella formazione e nello sviluppo di competenze digitali dei propri dipendenti collaboratori e volontari – commentano dal Fondo per la Repubblica digitale – risulta essere essenziale per consentire al settore di massimizzare il potenziale delle tecnologie digitali nel perseguire missioni e obiettivi sociali”.
Inoltre, una ricerca condotta da Fondazione Italia Sociale, Deloitte Private e TechSoup Italia ha evidenziato come una delle cause della “resistenza all’investimento in innovazione” da parte delle organizzazioni non profit è l’insufficienza di competenze di dipendenti e collaboratori. “Pertanto, un driver su cui puntare per favorire l’adozione di pratiche innovative in ambito non profit consiste nel rafforzare i percorsi di professionalizzazione ed investimento in risorse umane”.
Fonte: CSVnet