Si è svolta la cerimonia di apertura di Trento Capitale italiana ed europea del volontariato 2024

La presidente dell’associazione nazionale dei Csv, Chiara Tommasini, è intervenuta durante l’inaugurazione di Trento Capitale italiana ed europea del volontariato 2024 “Volontariato italiano modello di impegno e cittadinanza attiva per tutta l’Europa”

Il volontariato è il fondamento della solidarietà e della coesione sociale nel nostro Paese. Nasce dal progetto della Costituzione che ci richiama al dovere di contribuire, tutte e tutti, alla vita delle nostre comunità”. Così ha detto Chiara Tommasini, la presidente di CSVnet, l’associazione nazionale dei 49 Centri di servizio per il volontariato (Csv) italiani, intervenuta alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella durante la cerimonia di apertura di Trento Capitale europea del volontariato 2024.

“È attraverso il dono di tempo e competenze – ha sottolineato Tommasini – che vedono la luce tanti progetti capaci di migliorare la qualità della vita di chi ne trae beneficio”.

Un impegno, quello espresso da milioni di volontari italiani, da potenziare e valorizzare anche grazie al ruolo cruciale dei Csv “nel facilitare il coordinamento tra volontari, enti del terzo settore e coloro che necessitano di aiuto”.

Durante il suo intervento la presidente ha ribadito l’importanza del riconoscimento che renderà Trento simbolo del volontariato italiano in Europa e modello di solidarietà e cittadinanza attiva per tutto il territorio nazionale.

Non a caso nel 2020, in occasione della nomina di Padova, prima città italiana a diventare capitale europeaCSVnet decise di istituire un riconoscimento annuale per la Capitale italiana del volontariato “convinti di poter intercettare il desiderio collettivo di veder riconosciuto l’impegno profuso da associazioni, volontari, cittadini e istituzioni per la costruzione di comunità più coese e resilienti” ha detto Tommasini.

Dopo Bergamo e Cosenza, designate capitali italiane nel 2022 e nel 2023 – il progetto proseguirà nel 2024 con l’impegno di garantire a Trento tutto il supporto dei Centri di servizio per il volontariato “per un anno importante, in cui la solidarietà diventi paradigma del quotidiano”.
In conclusione del suo intervento la presidente Tommasini ha ringraziato in modo particolare il Comune e il Csv Trentino, “per aver creduto e investito, con entusiasmo, nel progetto di Capitale Europea ed aver reso la strategia di sviluppo del volontariato anche agenda politica”.

A questo link il discorso completo della presidente di CSVnet Chiara Tommasini.

 

Il presidente Mattarella ha inaugurato l’anno di Trento capitale del volontariato. Il messaggio ai volontari “vi aspetta un anno ricco di opportunità, che le vostre energie siano contagiose e si propaghino” 

Capitale del volontariato come “occasione di incontro, di ricerca in comune, di riflessione, di conoscenza. L’opportunità di mettere in rilievo buone pratiche, come quelle qui rappresentate”.

Con queste parole il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha alzato il sipario sull’anno di Trento Capitale italiana ed europea del volontariato 2024. Una “potenza di solidarietà” riconosciuta a livello europeo per “la cultura della sua gente e la partecipazione che continuano a sostenere la crescita della comunità”.

Mattarella ha sottolineato come quello di Trento sia “un riconoscimento alla cultura della sua gente, alle esperienze attuali di solidarietà e di partecipazione che continuano a sostenere la crescita della comunità”.

Per questo secondo il Presidente della Repubblica l’occasione di Trento “assume un significato ancora più forte. Far crescere la solidarietà in Europa – ha detto Mattarella – in ogni direzione – vuol dire far crescere l’Europa e i popoli che la abitano”.

Citando il ruolo importante dei corpi intermedi e delle organizzazioni della società civile il presidente della Repubblica ha poi ricordato quanto l’Italia sia “ricca di volontari e di associazioni che raccolgono e organizzano queste energie civili. [..] Energie di grande valore e di grande vigore, grazie alle quali ci siamo sentiti e ci sentiamo più comunità. Il volontariato esprime una visione del mondo. Quella della indivisibilità della condizione umana. Il famoso “I care”, “mi riguarda”, fatto proprio da don Milani e da Martin Luther King. Una visione che pone in primo piano la persona, l’integralità della sua vita, il suo pieno diritto a essere parte attiva della comunità”.

Il Capo dello Stato si è quindi soffermato sul ruolo di “sentinella” che ha il volontariato, non solo in quanto espressione della solidarietà che la nostra Costituzione riconosce come “presupposto di uno sviluppo davvero civile”

Tra i temi affrontanti dal Capo dello Stato nel suo discorso anche la guerra in Ucraina, l’importanza della cultura della cura e della pace. “Cura significa passione educativa – ha detto Mattarellla -, capacità di includere chi è ai margini, trasmissione generazionale, sostenibilità ambientale; significa dare una mano a chi non ce la fa perché possa riprendere il cammino. Vuol dire essere cittadini attivi, confrontarsi con le istituzioni, fare il proprio dovere, usare il patrimonio pubblico per il bene di tutti. Dobbiamo aver cura della Repubblica. Dobbiamo avere cura dell’Europa. L’Europa, quasi ottanta anni addietro, è risorta nella pace. Le azioni dei volontari ci parlano di pace.

“Il mondo si cambia anche partendo dai piccoli passi che riempiono il nostro quotidiano” – ha detto il presidente della Repubblica concludendo il suo intervento. “È una responsabilità che riguarda ciascuno di noi. L’augurio a Trento e alle migliaia di volontari che animeranno la Capitale europea è che la vostra e la loro energia siano contagiose e si propaghino. Tra i giovani anzitutto, che sono presente e futuro. Per tutti, però. Per tutti. Perché non è mai troppo tardi per cominciare, o ricominciare”.

Il discorso completo è disponibile a questo link.

 

Fonte: CSVnet