5 per mille anno 2020: elenco dei pagamenti effettuati
A) Pagamento degli enti con contributo superiore a euro 500mila
L’Agenzia delle Entrate trasmette al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali l’elenco con le coordinate bancarie dei soggetti con contributo superiore a 500mila euro per i quali sono predisposti i decreti di pagamento:
Elenco dei beneficiari con contributo superiore a 500mila euro
Per i pagamenti che non saranno andati a buon fine (NBF), sarà possibile consultare la sezione relativa ai pagamenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non andati a buon fine (storni in IGEPA).
B) Pagamenti telematici degli enti con contributo inferiore a 500mila euro
L’Agenzia delle Entrate trasmette al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali vari elenchi – di norma due – con le coordinate bancarie dei soggetti con contributo inferiore a 500mila euro.
- Primo elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
L’elenco rappresenta i beneficiari per i quali l’Agenzia delle Entrate ha nella propria banca dati le coordinate IBAN.
Primo elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
È disponibile il rendiconto con l’esito del buon fine dell’accredito.
Non possono più essere accettati mandati irrevocabili all’incasso dei crediti per gli enti in elenco.
- Secondo elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
L’elenco rappresenta i beneficiari per i quali l’Agenzia delle Entrate ha le coordinate IBAN nella propria banca dati.
Secondo elenco dei beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro
È disponibile il rendiconto con l’esito del buon fine dell’accredito.
Non possono più essere accettati mandati irrevocabili all’incasso dei crediti per gli enti in elenco.
C) Pagamenti non andati a buon fine di elenchi forniti dall’Agenzia delle Entrate (storni in Contabilità Speciale della Banca d’Italia)
Nella procedura di pagamento telematico degli elenchi forniti dall’Agenzia delle Entrate, alcuni versamenti possono non andare a buon fine. La causa risiede nelle variazioni del codice IBAN determinate dalle trasformazioni societarie degli istituti di credito o dalla chiusura o dal trasferimento del conto da parte dell’ente. Tali somme sono stornate presso la contabilità speciale della Banca d’Italia. L’Agenzia delle Entrate invia una lettera con la quale chiede agli enti le nuove coordinate IBAN. Gli enti devono sempre comunicare le nuove coordinate IBAN all’Agenzia delle Entrate. Le nuove coordinate recepite sono di norma trasmesse in un’unica soluzione al Ministero del Lavoro. Il Ministero esegue il pagamento, singolarmente per ciascun contributo bonificabile, dalla contabilità speciale con procedura digitale GEOCOS.