Civil Week Lab, Draghi ai volontari: «Siete portatori di conforto e speranza. L’Italia ha bisogno di voi»
Il videomessaggio del Presidente del Consiglio e il saluto del direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana, in apertura dell’evento in Bocconi. Il premier: «Stanzieremo 11 miliardi del Pnrr per infrastrutture sociali». Il valore del Terzo settore e l’impegno dei giovani
Sono queste in sintesi le parole del videomessaggio con cui il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha aperto ufficialmente Civil Week Lab, terzo appuntamento della serie dedicata per iniziativa del Corriere della Sera e del suo inserto Buone Notizie ai temi del senso civico e alla cittadinanza attiva: tre giorni di incontri – questo il primo dall’Università Bocconi di Milano, i prossimi il 28 e 29 ottobre dalla Sala Buzzati del Corriere, tutti anche in diretta streaming su Corriere.it – che dopo le precedenti edizioni centrate rispettivamente sui concetti di «economia civile» e «Italia solidale» hanno ora quale titolo comune «I giovani, protagonisti del cambiamento».
Il tema è stato introdotto dal direttore del Corriere, Luciano Fontana, a cui prima della «lezione» dello scrittore-professore editorialista Alessandro D’Avenia – intervento di apertura della scaletta vera e propria – ha fatto appunto seguito il saluto via video del premier. «In occasione della Civil Week – ha esordito Draghi – voglio esprimere la mia profonda ammirazione e g ratitudine per i lavoratori e i volontari del terzo settore.
«La pandemia ha messo fortemente alla prova in particolar modo in Lombardia durante la fase più dura delle restrizioni. Avete consegnato alle persone più vulnerabili medicine cibo, e dato loro conforto e speranza. Avete aiutato i tanti che si sono rivolti alle vostre mense quando le difficoltà economiche erano molte, soprattutto nei mesi invernali. Oggi grazie alla campagna vaccinale abbiamo superato i momenti più difficili. L’Italia ha riaperto e sta ripartendo. Ma non possiamo dimenticare chi ha sofferto, o soffre tuttora, e chi come voi ha fatto tutto il possibile per essere d’aiuto».
Il Presidente del consiglio ha ricordato qualche numero: «Nei primi mesi della pandemia i volontari della Croce rossa italiana hanno svolto più di 700.000 giornate di servizio: un numero molto significativo, e migliaia di loro continuano a offrire supporto logistico in 213 centri vaccinali in tutta Italia. Tra marzo e ottobre 2020 a Roma la comunità di Sant’Egidio ha consegnato due volte e mezzo il numero di pasti che normalmente porta a chi ha bisogno. In Lombardia tra le organizzazioni non a scopo di lucro oltre due terzi hanno continuato a operare anche nella fase critica della crisi sanitaria. Più di metà hanno svolto nuove attività per rispondere a esigenze nate con la pandemia. Dobbiamo dire grazie anche a chi vi ha sostenuto: penso per esempio alle Fondazioni di comunità milanesi che hanno raccolto più di 25 milioni di euro per l’emergenza Covid-19».
Quindi è arrivato ai giovani: «Hanno svolto un ruolo determinante – ha detto – durante e dopo l’emergenza. Al picco della pandemia più di 5000 ragazzi e ragazze con meno di 34 anni si sono offerti come volontari per garantire la continuità dei servizi della Caritas: un contributo diventato ancora più prezioso quando i volontari sopra i 65 anni hanno interrotto i loro sforzi per mettersi al riparo dal contagio. Siete stati generosi, siete stati operosi, siete stati indispensabili: voglio ringraziarvi nuovamente a nome di tutti gli italiani. La generosità e l’altruismo di tanti durante la pandemia hanno dimostrato ancora una volta che l’Italia sa essere unita nei momenti più difficili».
La chiusa sul che fare da adesso in poi: zOra – ha detto Draghi – dobbiamo lavorare per rendere il nostro Paese ancora più equo e coeso. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza il Governo ha stanziato circa 11 miliardi per le infrastrutture sociali. Vogliamo affrontare il problema del disagio abitativo e riqualificare le periferie. In questo contesto un ruolo centrale lo avrà il Terzo settore: intendiamo sfruttare la collaborazione tra imprese sociali, volontariato, istituzioni pubbliche, e anche accelerare il completamento della riforma del Terzo settore. In questi mesi voi, lavoratori e volontari del Terzo settore, avete fatto tanto per l’Italia. Soprattutto per i più deboli. Ora tocca a noi aiutarvi perché possiate continuare ad aiutarci. Grazie».
Fonte: Buone Notizie – Corriere della Sera